Nel nord-ovest dell’Australia sono stati scoperti 250 nuovi siti, su un’area di 270 chilometri quadrati, in cui sono custoditi capolavori dell’arte rupestre aborigena.
Gli studiosi hanno usato strumenti chimici e attrezzature supertecnologiche per datare scene di paesaggi, figure umane, animali e piante risalenti a oltre 12'000 anni fa. Il team che ha preso parte all’ampia ricerca è formata da esperti di due università australiane e di una francese e da proprietari Balangarra di terreni. L’obiettivo è quello di mappare la primissima presenza umana nel nord del continente. I risultati definitivi saranno presentati durante una conferenza condotta da aborigeni a Perth.
ANSA/AlesS