Cultura e spettacoli

Arrogante è bello

Un libro esplora il cinema di Paul Thomas Anderson

  • 31 marzo 2016, 17:02
  • 14 settembre 2023, 10:00

Frammenti di un discorso americano

In copertina le basette strafatte e un po' beffarde del personaggio di Joaquin Phoenix in Vizio di forma, il film più recente di Paul Thomas Anderson. Il libro monografico scritto dal critico Roberto Manassero analizza l'intera opera (per ora sette film) del quarantacinquenne californiano, una delle voci più innovative della nuova leva registica statunitense. In filigrana tutti gli elementi che ne fanno una sorta di "nipotino" dei grandi autori della generazione precedente, Altman e Scorsese su tutti.

La copertina del libro di Manassero su Paul Thomas Anderson

La copertina del libro di Manassero su Paul Thomas Anderson

  • Edizioni Bietti

Figlio d'arte svincolato dalle major

Un regista arrogante, così Manassero definisce Anderson nell'intervista che abbiamo realizzato. Dove il termine arroganza ha l'accezione positiva data dall'andare risolutamente e ripetutamente oltre la ragionevolezza, verso una grandiosità realizzativa visionaria, attitudine sempre più rara nell'epoca della computer graphic e dell'espediente facile alla portata di molti.

14:38

L'intervista a Roberto Manassero su P. T. Anderson realizzata al Bergamo Film Meeting (Finestra aperta, Rete Due 31.4.16)

RSI Info 31.03.2016, 16:57

Nei primi film, Sidney, Boogie Nights e soprattutto lo zenitale Magnolia, il libro identifica una fase precoce della carriera del regista, dove il legame con la New Hollywood è ancora forte. Ubriaco d'amore rappresenta una sorta di momento di passaggio cui seguono Il petroliere, The Master e Vizio di forma, le sue tre più recenti prove registiche, che hanno maggiori riferimenti al cinema classico (da Orson Welles a John Huston).

Tra le altre cose Anderson ha contribuito alla fama di molti attori, ad esempio Philip Seymour Hoffman (che ha lavorato con lui cinque volte) e Julianne Moore.

Il volume Paul Thomas Anderson - Frammenti di un discorso americano è stato pubblicato dall'editore Bietti e si avvale della prefazione di Emanuela Martini, direttrice del Torino Film Festival.

MZ

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