Sono state scoperte in Spagna le pitture rupestri più antiche del mondo, opera dei Neanderthal, risalenti a 64'000 anni fa, che riscrivono la preistoria, in quanto precedono di 20'000 anni quelli dei Sapiens, secondo la ricerca pubblicata giovedì su Science Advancer.
Nel pensiero comune, quegli ominidi sono sempre stati considerati privi di capacità simbolica. Per merito di questo importante ritrovamento, si è potuto ribaltare l’immagine negativa affibbiatagli e considerarli più sofisticati di quanto si credesse.
I disegni nelle grotte di La Pasiega, Maltravieso e Ardales sono straordinari: colorati in nero e ocra, raffigurano gruppi di animali, impronte di mano, punti e segni geometrici. Nella Cueva de los Aviones, le conchiglie rinvenute, risalenti a 115'000 anni or sono, erano usate per mescolare i colori e hanno conservato tracce degli ossidi di ferro con cui si otteneva il pigmento marrone chiaro.
ANSA/YR