Tra i temi delle 54esime Giornate cinematografiche di Soletta spicca la questione di genere, tanto che il 30 gennaio è prevista la firma ufficiale da parte del festival su un impegno per le pari opportunità, siano esse relative a collaboratrici e collaboratori della manifestazione o alle percentuali di registe e registi selezionati.
Più in generale l'intento è di arrivare il più in fretta possibile a un sostanziale equilibrio 50-50, perché come ricorda la direttrice Seraina Rohrer "nell'ultima edizione abbiamo ricevuto più o meno solo un 30% di opere firmate da donne contro un 70% di film firmati da uomini". Altro dato statistico: i progetti femminili ricevono un 20% in meno di finanziamenti rispetto a quelli maschili.
Tra i promotori della firma la
SWAN, Swiss Women's Audiovisual Network, mentre come madrina le Giornate solettesi hanno scelto la ticinese Tiziana Soudani.
Turné - Soletta Donne e Cinema 26.01.19
RSI Info 29.01.2019, 19:55
Non mancano in questa edizione film e autrici impegnate intorno alla tematica, come ad esempio Barbara Miller, regista del celebrato #Female Pleasure, premio Zonta all'ultimo Locarno Festival e documentario svizzero più visto dell'annata: "siamo nel 21esimo secolo - ci ha detto - è ora che le cose cambino".
Alessandra Gavin Müller durante l'intervista
Ma c'è anche la ticinese Alessandra Gavin Müller, che sostiene la specificità di uno sguardo cinematografico femminile e porta a Soletta in prima mondiale
Barbara adesso, delicata vicenda di maternità difficile: protagonista una donna che preferisce lasciare la figlioletta al marito e continuare la sua vita come se nulla fosse.
Madri pentite: "Barbara adesso" e "Pearl" a Soletta
Attualità culturale 27.01.2019, 14:35
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