Taste of Cement del siriano Ziad Kalthoum ha vinto il Sesterzio d’oro nella categoria lungometraggi, ovvero il premio più prestigioso del festival Visions du Réel.
Tra i premiati dell'edizione c'è però un altro regista siriano, Ali Alibrahim, che ha portato a Nyon un cortometraggio (24') pieno di vita, di resistenza umana, ma anche di scene agghiaccianti: titolo One Day in Aleppo.
Con cinque colleghi operatori, Alibrahim ha battuto in continuazione le strade della città siriana durante il periodo dell' assedio, nel 2016, cogliendo situazioni che testimoniano la voglia di continuare a vivere della popolazione, ma anche il senso immanente di tragedia che pervade ogni cosa.
Su tutto colpisce una sequenza girata all'interno di un'autoambulanza da uno degli operatori. Sirene spiegate. La vettura è in perenne movimento da un luogo bombardato all'altro, per cercare di salvare vite umane. Ad un certo punto, in soggettiva ed in tempo reale, un missile la centra e la fa esplodere. Lo spettatore è dentro l'abitacolo con il cineasta (miracolosamente sopravvissuto) e con l'autista Mahmoud (morto un' ora dopo).
La paura continua, testimoniata da Ali Alibrahim a parole nella nostra intervista, è sintetizzata in tutta la sua drammaticità in quei pochi secondi di filmato.
A Nyon Ali Alibrahim racconta la storia di Mahmoud, autista di ambulanza ucciso a Aleppo durante un bombardamento
RSI 01.05.2017, 15:56
L’assedio di Aleppo - intervista a Ali Alibrahim (Rete Due 21.4.2017)
Attualità culturale 27.04.2017, 08:00
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mz