Per un’orchestra suonare alla
Philarmonie di Berlino equivale a quello che per una squadra di calcio è giocare a una finale di campionato al Maracanà di Rio de Janeiro. La sala berlinese, sede dei Berliner Philarmonker e costruita dall'architetto Hans Scharoun, è un vero e proprio tempio della musica. Ieri sera (giovedì)
l'Orchestra della Svizzera italiana (OSI), diretta da
Vladimir Ashkenazy, ha avuto l'onore di esibirsi nella sala pentagonale, la Kammermusiksaal.
La sala da concerti
Un concerto che si inserisce in una breve tournée che l'OSI ha iniziato gli scorsi giorni e che terminerà a Londra questa sera (venerdì). Il concerto di ieri, iniziato con la
Sinfonia Classica di Prokofiev, ha rivelato subito un’orchestra attenta, precisa, consapevole di essere al cospetto di un pubblico preparatissimo ed esigente. Un'energia musicale che si è riversata anche nell'esecuzione delle
Variazioni su un tema rococò di Pëtr Il'ič Čajkovskij che vedeva il giovane violoncellista russo
Alexey Stadler esemplare e preciso interprete.
Tutti in piedi
In un crescendo di entusiasmo da parte del pubblico, la compagine ha proposto la Sinfonia n.4 in la maggiore Italiana di Felix Mendelssohn. Un'esecuzione esemplare, che conferma l'OSI capace di competere con le altre orchestre europee.
Antonio Sabato
Dal TG20:
OSI osannata a Berlino
Telegiornale 18.12.2015, 20:00