Saranno Meryl Streep (presidente), l'attrice italiana Alba Rohrwacher, l'attore britannico Clive Owen, la regista polacca Małgorzata Szumowska, l'attore tedesco Lars Eidinger, la fotografa francese Brigitte Lacombe e il critico cinematografico britannico Nick James a comporre la Giuria del concorso internazionale della prossima Berlinale. L'Orso d'oro 2016 passerà dai loro occhi.
Nella giuria Opera prima che si occupa dei film d'esordio (in lizza 18 titoli trasversali alle sezioni) c'è invece la svizzera Ursula Meier, già orso d'argento a Berlino con
L'enfant d'en haut. La affiancheranno il regista-produttore messicano Michel Franco e l'attore italiano Enrico Lo Verso.
Tra gli altri elementi del programma, la Berlinale annuncia omaggi a tre grandi personaggi da poco scomparsi: David Bowie, Alan Rickman e Ettore Scola.
La Berlinale Kamera 2016, premio d'onore assegnato dal Festival fin dal 1986, andrà a Ben Barenholz, esponente di spicco del cinema indipendente americano, all'attore e regista americano Tim Robbins (America oggi, Le ali della libertà, Mystic River), alla operatrice culturale tedesca Marlies Kirchner, produttrice, esercente e nome di spicco della scena cinematografica bavarese.
Tornando alla presenza svizzera, agli onori anche l'attore prediletto della Meier, Kacey Mottet Klein: sarà in concorso nel francese "Quand on a 17 ans" di André Techiné e farà parte del prestigioso programma Shooting Stars. Nella sezione Panorama sono presenti i film "Europe, She loves" di Jan Gassman e "Aloys" di Tobias Nölle, due dei registi della "generazione Heimatland" (dal titolo del film collettivo passato a Locarno). Il Forum della Berlinale accoglie "Rio Corgo", coproduzione svizzero-portoghese di Maya Kosa et Sergio Da Costa. Attesa e curiosità per "Molly Monster" di Ted Sieger, animazione tratta dall'omonima serie e inclusa nella sezione Generation Kplus. Ci sono poi i corti "Cats & Dogs", "Le renard minuscule" e "Léchez-nous, Miaou, Miaou!". La sezione indipendente della Settimana della critica include l'elvetico "La fin d'Homère di Zahra Vargas. Completano il quadro alcune coproduzioni minoritarie.
MZ