Ha 311 anni, ma fa ancora il suo lavoro che è un piacere. “Questo è uno Stradivari del 1714. Si chiama Delfino”, racconta ai microfoni della RSI Ray Chen, violinista australiano di origine taiwanese che domani sera al LAC proporrà il “Concerto per violino” di Tchaikovski, assieme all’Orchestra della Svizzera italiana diretta da Tabita Berglund.
“È un onore ed un piacere suonare uno strumento così. È lo stesso violino usato da Jasha Heifetz, uno dei più grandi artisti musicali! È una grande responsabilità, ti senti parte della storia! Le note sono già dentro, ti senti ispirato”, racconta entusiasta il musicista.
Ray sta alla classica sta come Ed Sheeran o Sting (con cui ha collaborato) stanno al pop. Ha creato Tonic, un’applicazione che permette a musicisti, studenti e a ascoltatori di tutto il mondo di confrontarsi. Scopo incoraggiare e motivare chi si avvicina all’arte. “Cerco sempre di ricordare alla gente, soprattutto ai musicisti, che la musica è per divertirsi e da condividere. Certo ci sono disciplina e studio, ma anche altro: io voglio solo dire: Ehi, è qualcosa di bello!, non dimenticate perché avete scelto di essere musicisti!”.