L'opera torna ad essere protagonista al LAC

Ad inaugurare la stagione 2022/2023 del LAC sarà l’opera lirica, finalmente di ritorno nel panorama culturale luganese. In seguito al grande successo riscontrato nel 2018 con Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Carmelo Rifici firma infatti la regia del capolavoro verdiano La traviata, in scena dal 2 all’8 settembre. Ad accompagnarlo, il Maestro Markus Poschner, alla guida dell’Orchestra della Svizzera italiana di cui è direttore principale, il Coro della Radiotelevisione svizzera ed interpreti internazionali quali la soprano greca Myrtò Papatanasiu e il tenore spagnolo Airam Hernández Delgado.

A quattro anni di distanza dall’esordio della lirica nel principale centro culturale ticinese, l’allestimento proposto del lavoro di Verdi intende offrire una visione rinnovata di una delle più celebri opere, che ha registrato il suo debutto nel 1853 al Teatro La Fenice di Venezia, inaugurando nel melodramma italiano il movimento realista e l’integrazione fra lirica e prosa.

Nella regia di Rifici, la travagliata storia d’amore tra Violetta e Alfredo viene ambientata in un Ottocento sognante, leggero, ricco di luci e ombre. “La protagonista, per troppi anni legata al ruolo di prostituta, è in realtà una donna sfortunata e illusa dalla vita e dall’amore – dichiara il Direttore artistico, secondo cui – Violetta è la vittima di una società maschile incapace di proteggere la fragilità”.

“Con questo progetto – ha aggiunto Poschner – per me si realizza un sogno. L’Orchestra della Svizzera italiana è perfetta per questa rappresentazione, così come il LAC, con le sue dimensioni e caratteristiche acustiche, è probabilmente il luogo più adatto per ospitarne la messa in scena”.

Un evento quindi, da aspettare con grande entusiasmo, che torna a mostrarci l’incredibile qualità creativa di un territorio piccolo ma fertile come il Ticino.