Nemo fa sognare la Svizzera e va in finale

Era tra i favoriti e non ha deluso le attese. Meglio di lui nessuno. O meglio Nemo, che ha portato la Svizzera alla finale dell’Eurovision Song Contest che si terrà sabato 11 maggio. L’artista 24enne di Bienne è tra i dieci più votati nella seconda semifinale che si è tenuta alla Malmö Arena giovedì sera.

In finale, oltre ai dieci usciti dalla prima semifinale, il televoto - ufficialmente aperto alle 22.35 - ha portato giovedì i dieci artisti dei seguenti Paesi (in ordine sparso e non di classifica): Lettonia, Austria, Olanda, Norvegia, Israele, Grecia, Estonia, Svizzera, Georgia e Armenia.

Nemo con la sua “The Code” è stato tra i primi ad esibirsi in una serata che è stata preceduta dalle manifestazioni di piazza contro la partecipazione di Israele, rappresentato da Eden Golan. La cantante è stata tra le ultime a proporre la sua Hurricane. Un’esibizione, a prescindere dalla polemiche, tutta voce e pochi fronzoli. Tanti applausi anche per lei (va detto che il pubblico è stato molto sportivo riservando sostegno a tutti i partecipanti).

In un crescendo di gruppi e cantanti che hanno puntato come vuole la manifestazione sui costumi più estrosi, e su tanta ironia, ha chiuso le esibizioni l’olandese Joost Klein con la sua Europapa, con una toccante dedica al padre, in abito blu elettrico e spalline alte come nemmeno negli anni ‘80. Assieme a Baby Lasagna, sorpresa della prima serata con la sua “Rim Tim Tagi Dim”, i due si annunciano come gli ossi più duri per Nemo. Sabato in gara saranno in 26 (i venti usciti dalla gara, più i 5 qualificati d’ufficio per Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e la Svezia che ha organizzato la 68esima edizione della rassegna).

A sostenere Nemo, questa sera c’era tutta Bienne, città verso la quale l’artista si è spesso dichiarato debitore per l’apertura mentale di una realtà bilingue che ha ispirato e influenzato positivamente il suo percorso.