Il film britannico "Povere creature!" (Poor Things) del regista greco Yorgos Lanthimos ha vinto il Leone d'oro all'ottantesima mostra del cinema di Venezia. Si tratta dell'adattamento per il grande schermo dell'omonimo romanzo scritto nel 1992 dallo scozzese Alasdair Gray e incentrato su Bella Baxter, una sorta di Frankenstein ante litteram in chiave femminista.
Il Leone d'argento è andato a "Io Capitano" di Matteo Garrone, produzione italo-belga che narra l'odissea di due giovani migranti dal Senegal verso l'Italia affrontando i pericoli del deserto, le torture in Libia e i rischi della traversata su un barcone strapieno. I due protagonisti sono interpretati dagli attori esordienti Seydou Sarr e Moussa Marega.
Un'altra pellicola che parla di migrazioni, ma alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, ha ottenuto il premio speciale della giuria: "Green Border" di Agnieszka Holland, coproduzione Polonia, Repubblica Ceca, Francia e Belgio. Il confine verde è la terra di nessuno tra Polonia e Bielorussia, dove i migranti siriani e africani vengono rimpallati tra i due paesi, i loro diritti completamente calpestati. La descrizione delle guardie di frontiera polacche ha fortemente irritato i ministri dell'interno e della giustizia di Varsavia, che hanno paragonato la pellicola alla propaganda nazista.