Cultura e spettacoli

Proust pagava le recensioni

Lo scrittore sborsava del denaro per avere commenti positivi ai suoi libri. Lo rivela la corrispondenza col suo editore

  • 29.09.2017, 17:58
  • 23.11.2024, 04:07
Marcel Proust in una foto scattata da Otto Wnger nel 1895

Marcel Proust in una foto scattata da Otto Wnger nel 1895

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Lo scrittore Marcel Proust pagò i giornali affinché pubblicassero recensioni positive de "La Strada di Swann" (1913), il primo tomo di "Alla Ricerca del Tempo Perduto". Lo rivela uno scambio di lettere tra l’autore e il suo editore Luis Brun. Le missive sono state rinvenute in occasione della vendita alla casa d’aste Sotheby’s di un raro esemplare del volume, stampato su carta giapponese imperiale, che Proust regalò a Brun per ringraziarlo dell’aiuto nell’orchestrare lo stratagemma.

Nelle recensioni, "Du côté de chez Swann" veniva descritto come un "piccolo capolavoro che spazza in un soffio i vapori soporifici degli altri libri. La scrittura è quasi troppo luminosa per l'occhio e suggerisce la quarta dimensione del cubismo". Parole scritte da lui stesso e battute a macchina dal complice.

Lo scrittore sborsò 300 franchi per commenti positivi in prima pagina sul quotidiano Le Figaro, e altri 660 franchi per altri elogi sul "Journal des Débats".

ATS/Bleff

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