Archeologi israeliani sono riusciti a stabilire che il finora non identificato piccolo oggetto scoperto cinque anni fa durante scavi condotti nei pressi del centro storico di Gerusalemme è un sigillo appartenuto a re Ezechia, figlio di Acaz, vissuto in Giudea 700 anni prima di Cristo.
Il piccolo disco d'argilla (meno di un centimetro di diametro) era stato apposto su un rotolo di papiro, le tracce delle cui fibre sono rimaste impresse sul suo rovescio. Reca simboli in stile egizio e si può supporre che sia stato apposto dal sovrano su un documento da lui firmato.
Si ricorda il regnante, il cui nome significa "Dio mi ha reso forte", per aver fatto fortificare la capitale e aver fatto realizzare un canale che vi apportava l'acqua.
Reuters/dg