Cultura e spettacoli

Una mostra di mostri

Volti inquietanti per capire che il cinema è finzione

  • 13 novembre 2016, 23:56
  • 6 settembre 2023, 05:12
Marco Zucchi ha indossato una delle maschere

Marco Zucchi ha indossato una delle maschere durante il servizio del Quotidiano

  • RSI

"Fa paura, ma deve fare paura. Perché i ragazzini spesso vedono i film dell'orrore da soli. Poi non sanno come rielaborare la paura. Vedendo che anche fare paura è frutto di artigianato e di finzione, capiranno che si possono spaventare, ma poi devono ritornarci su con il ragionamento"

Giancarlo Zappoli, direttore di Castellinaria, racconta in questo modo l'esposizione Il trucco c'è... ma non si vede. La mostra introduce quel coefficiente di sgomento necessario a provocare una reazione virtuosa e didatticamente interessante nel pubblico giovane.

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Giancarlo Zappoli: spieghiamo ai ragazzi la macchina cinema

RSI Info 13.11.2016, 21:16

La mostra è suggestiva e divertente e rende onore alla maestria del laboratorio fiorentino Crea fx. Alieni, vampiri, zombie, licantropi, scimmioni, un gatto morto, una mano, un piede, un occhio, persino un busto di Obama. Per la maggior parte si tratta di maschere e le più interessanti sono quelle che i visitatori possono provare ad indossare, ad esempio durante gli atelier.

Un lavoro certosino, fatto di capelli veri applicati ad uno ad uno con l'ago. Idem per peli, ciglia e sopracciclia, baffi e barbe. La pelle delle maschere è di silicone, anch'esso dipinto a mano per ottenere l'effetto più realistico possibile.

A Bellinzona tante facce di gomma

La scoperta più sorprendente è nell'estrema facilità con cui le maschere sono calzabili e utilizzabili, senza fatica e senza particolare disagio. Sono comode, leggere, persino profumate come gli oggetti di gomma per i neonati. E sono meno fragili di quanto non sembrino. Anche perché devono servire per utilizzi cinematografici e teatrali, quindi resistere in situazioni di stress d'utilizzo.

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12.12.2016 Chiara Casagrande sulle maschere (Rete Uno)

RSI Info 13.11.2016, 23:57

  • @Chiara Casagrande

L'altra bella sorpresa è trovare una ticinese, Chiara Casagrande, tra coloro che realizzano questi manufatti. È specializzata in capelli e coloritura dell'incarnato, ma soprattutto è entusiasta di un'esperienza che l'ha portata dalla CSIA di Lugano a vivere e lavorare a Firenze.

MZ

Il servizio del Quotidiano con la maschera mostruosa


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Via alla 29esima edizione di Castellinaria

Il Quotidiano 13.11.2016, 19:00

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