Il direttore Alberto Barbera introduce l'edizione 2015
RSI 02.09.2015, 08:20
A pochissimo dall’apertura della 72esima Mostra di Venezia (2-12 settembre) la certezza è che si parte dall’alto, dagli ottomila di Everest dell’islandese Baltasar Kormákur che racconta la storia vera di alcuni scalatori (sul grande schermo: Josh Brolin, Robin Wright, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal) in lotta contro una durissima tempesta di neve sulla vetta del Nepal durante una spedizione del 1996. Dal romanzo autobiografico Aria sottile dell’alpinista Jon Krakauer (dal suo Nelle terre estreme è stato già tratto Into the Wild di Sean Penn).
A seguire, in concorso ci saranno registi laureati come il canadese Atom Egoyan con Remember, storia di vendetta contemporanea fra realtà e fantasia; l’israeliano Amos Gitai con Rabin – The last day sull’assassinio, avvenuto esattamente 20 anni fa, del premier Yitzhak Rabin; il russo Aleksandr Sokurov con Francofonia che, dopo Arca russa (interamente ambientato all'Hermitage di San Pietroburgo) ha girato all'interno del Louvre di Parigi; Marco Bellocchio con Sangue del mio sangue, una coproduzione svizzera (Amka Films e RSI) che si svolge fra ‘600 e giorni nostri nella sua amata Bobbio.
Fuori concorso un altro titolo dal profumo svizzero, sia come produzione sia per alcuni dei paesaggi raffigurati: L'esercito più piccolo del mondo di Gianfranco Pannone, sulla guardia pontificia.
Francesca Felletti
Primi scatti di festival