Dialogo

“Luzern Live“, un festival in tempo record

La nuova offerta si concentra sulla musica locale e punta a essere il più sostenibile possibile

  • 17 agosto 2023, 09:41
  • 19 febbraio, 15:03
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Il Blue Balls Festival attirava migliaia di persone sulle rive del lago a Lucerna

  • Keystone
Di: SRF/sf 

Era parte integrante dell’estate lucernese. A luglio, il lago di Lucerna si trasformava in un tempio della musica. Il Blue Balls Festival attirava circa 100’000 persone. Al KKL si sono esibiti grandi nomi: Ed Sheeran, Joss Stone, Iggy Pop e Rita Ora, come ricordano i colleghi di SRF.

E poi, improvvisamente, il silenzio per quattro anni. Prima il Blue Balls è stato cancellato a causa della pandemia, poi a causa della malattia del direttore del festival Urs Leierer. La fine definitiva è arrivata nel settembre 2022.

Un obiettivo ambizioso

Quasi contemporaneamente, un gruppo di appassionati di musica di Lucerna ha iniziato a lavorare su un concetto per un nuovo festival, nello stesso luogo, con nuove persone. L’obiettivo era ambizioso: già nell’estate del 2023, il loro festival “Luzern Live“ sarebbe stato allestito per la prima volta.

Nell’ottobre 2022, la città di Lucerna ha dato il via libera a questo progetto. “Era un periodo in cui la maggior parte dei festival aveva già comunicato le proprie line-up”, ricorda Piero Achermann, presidente dell’associazione “Luzern Live“.

Come si fa a far decollare un festival così grande in così poco tempo? “Con tanto cuore e tanta passione”, dice Achermann. E con una buona rete di contatti. Per il programma musicale è stata consultata l’agenzia lucernese “Orange Peel”, che ha avuto sei mesi per ingaggiare band, musicisti e cantanti.

È stata una sfida, dice Mike Walker di Orange Peel, che sottolinea la differenza tra artisti nazionali e internazionali: “Se si è interessati a band o esordienti a livello nazionale, i tempi non sono così lunghi. Con i grandi artisti internazionali, invece, non avevamo molto tempo”. In questo caso hanno avuto bisogno dell’aiuto di altre agenzie o di persone che si occupano dell’ingaggio di gruppi.

Più piccolo e più locale

Nonostante le difficoltà, è stato messo insieme un programma di tutto rispetto. Circa 60 artisti si esibiranno al “Luzern Live“ a partire su vari palcoscenici lungo il lago: il KKL, ad esempio, ospiterà la nota band britannica “The Kooks”.

I concerti degli “Hermanos Gutiérrez” e dei “Black Sea Dahu” hanno già fatto registrare il tutto esaurito. Nel complesso, tuttavia, gli spettacoli al KKL sono molto meno numerosi rispetto ai tempi di Blue Balls.

Il festival si concentra volutamente sulla musica svizzera, su un grande palco di fronte al KKL. È importante concentrarsi sul locale. Non solo nella musica.

Cooperazione regionale

E questo porta al tema della sostenibilità. Anche se non è facile, dice Mirco Meyer, responsabile della costruzione del “Luzern Live“: “Se si vuole organizzare un festival sostenibile, tanto vale lasciare perdere, ne siamo ben consapevoli”. Ma si può prestare attenzione ad alcuni punti, dice.

Per la tecnica è stata ingaggiata un’azienda della vicina città di Emmen. Per il percorso gastronomico sul lungolago - che era già una parte importante del festival in occasione del Blue Balls - si è cercata una cooperazione regionale, sia con i fornitori che con la gastronomia. “Questo ci permette di ridurre le distanze per i trasporti. E questo è sostenibile”, afferma Mirco Meyer.

Si vede che al timone ci sono persone saldamente ancorate alla regione. Questo colore locale si esprime anche negli stand gastronomici: le casette di legno sono tutte dipinte di blu e bianco, i colori lucernesi, che saranno usate anche nelle prossime edizioni.

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