Reportage

La difficile lotta contro il crack a Ginevra

Le prime misure del piano contro la droga sono state implementate un anno fa, ma la situazione non è migliorata secondo gli abitanti delle zone colpite

  • 3 ore fa
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Mancano ancora dei locali per il consumo

  • Keystone
Di: Céline Argento (RTS)/sf 

Il piano di lotta contro il crack è stato adottato nell’ottobre del 2023 dal Consiglio di Stato di Ginevra. Dopo il primo anno, sui tre previsti, la situazione si è stabilizzata, ma a un livello che resta alto, secondo diversi politici e associazioni. Il numero di consumatori resta elevato, ma non è più cresciuto.

Per gli abitanti intervistati dalla RTS nelle zone più colpite dal problema, questo piano non è sufficiente. Contano sul futuro locale di consumo, i cui lavori hanno però accumulato mesi di ritardo.

Il piano contro il crack di Ginevra (19h30, RTS, 19.01.2025)

Per il momento è stata costruita una struttura temporanea. “Permette di evitare di rendere visibile il consumo e di proteggere il quartiere” secondo Thomas Herquel, direttore dell’associazione Première Ligne, che si impegna per ridurre i rischi legati alle sostanze stupefacenti.

Una coabitazione difficile

Nel quartiere delle Grottes, vicino alla stazione di Ginevra, c’è tensione tra abitanti e consumatori di crack. Alcune persone dicono di aver paura a uscire di casa a causa della presenza dei tossicodipendenti. “Il crack è una sostanza eccitante. I consumatori non dormono più e non mangiano più e questo li rende più aggressivi” sottolinea Herquel. Alcuni negozi nella zona hanno recentemente chiuso i battenti.

Come previsto dal piano delle autorità, 12 agenti di polizia sono dedicati alla lotta contro il crack. L’anno scorso a Ginevra, oltre la metà delle operazioni legate agli stupefacenti concernevano questa droga. L’idea non è però andare a caccia dei consumatori, ma assicurare che i cittadini possano usare lo spazio pubblico in tutta sicurezza, sottolinea la consigliera di Stato Carole-Anne Kast.

Al momento non è prevista l’apertura di ulteriori spazi per il consumo oltre a quelli previsti dal piano della autorità. “Fino a quando non riusciremo a calmare gli effetti di questa dipendenza, sarà molto difficile andare oltre le misure d’emergenza” aggiunge la consigliera di Stato.

Se per gli abitanti gli interventi non hanno dato risultati soddisfacenti, le autorità vogliono valutare gli effetti del piano nel suo complesso prima di adottare dei correttivi.

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Notiziario

Notiziario 20.01.2025, 14:00

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