Uno schiaffo può essere educativo? Secondo un terzo della popolazione svizzera a volte può essere utile per mostrare i limiti a un bambino, secondo il sondaggio “Svizzera, come stai?”, a cui hanno partecipato oltre 57’000 persone.
Proprio in questi giorni si aspetta di capire come il Consiglio federale tradurrà in legge quanto deciso lo scorso dicembre dal Parlamento, vale a dire l’iscrizione nel codice civile del diritto all’educazione non violenta.
In attesa Gian Michele Zeolla, direttore della Fondazione della Svizzera italiana per l’aiuto, il sostegno e la protezione dell’infanzia è categorico: “Una sberla non sarà mai educativa, è un atto di violenza e come tale è lontano da quello che è la definizione di educazione”. Il fatto che una parte non indifferente della popolazione lo prenda ancora in considerazione è un retaggio storico. Secondo Zeolla è quindi importante che il divieto sia inserito nel codice civile, come monito che all’interno delle mura domestiche, in tutto quello che è l’ambito educativo, non deve esistere violenza.
RG 07.00 del 21.11.2023: i risultati del sondaggio presentati da Sofia Stroppini
RSI Info 21.11.2023, 14:27
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Il sondaggio rileva anche che i tre quarti della popolazione sono soddisfatti del sistema educativo svizzero, una proporzione che sale al 79% nella Svizzera italiana. Particolarmente apprezzati il sistema di formazione duale, che permette di scegliere tra apprendistato e scuola superiore, le opportunità di formazione continua e anche il lavoro degli insegnanti.
Non mancano però le critiche: il 41% ritiene che la scuola non formi abbastanza gli studenti alla “vita vera” e il 45% che bisogna migliorare il trattamento degli studenti con difficoltà di apprendimento.