Elezioni USA 2020

I cow boy del rodeo

#RadioCamper2020 in Arkansas: un’America in cerca di identità si ritrova intorno a una tradizione sospesa ai tempi del Covid-19

  • 12 ottobre 2020, 19:43
  • 22 novembre, 18:23
01:17

#RadioCamper2020 in Arkansas dove vive la tradizione del rodeo

RSI Info 12.10.2020, 19:38

Di: Emiliano Bos 

"Dio, patria e famiglia". L'elenco snocciolato dalla signora Rhonda Fowler è breve. "Questi sono i nostri valori. Chi viene qui li condivide". Qui vuole dire a Texarkana, al confine tra Texas e Arkansas, per il primo rodeo dopo mesi di rinvii e sospensioni causa Covid. La signora mi parla seduta su Sailor, il cavallo che tra poco si fionderà galoppando a tutta manetta verso tre barili di latta. Uno slalom rapido con inclinazioni da brivido più simili a un gran premio di motociclismo che a una sfida equina. E per chiudere, lo stantuffo energetico dell'animale lo proietterà verso l'uscita, esplosione di potenza indispensabile per inchiodare il cronometro.

Il barrel racing: cavallo e cavaliere in corsa sfrenata per completare il percorso il più velocemente possibile

Il barrel racing: cavallo e cavaliere in corsa sfrenata per completare il percorso il più velocemente possibile

  • RSI/Emiliano Bos

Il barrel racing, così si chiama. È una forma di rodeo. Si dice che fosse dapprima riservata alle donne questa specialità, mentre il machismo veniva celebrato nel rito glorioso e pericoloso del disarcionamento da un cavallo senza sella. Eppure anche questa cavalcata ad elevato contenuto di concentrazione attira un sacco di appassionati. 600 iscrizioni, conferma Cuck Bari, titolare di una rivendita di prodotti medicali, appassionato di scuba diving e organizzatore di rodei.

La corsa dei barili è davvero americana, spiega con un pizzico d'orgoglio. "È un'opportunità per competere ed è anche un buon esercizio: si sta all'aria aperta". La stragrande maggioranza delle persone presenti non dispone di uno spazio al chiuso per esercitarsi. "Così – aggiunge - si cavalca all'aperto, ambiente a basso rischio di coronavirus".

Chuck Bari, l'organizzatore del rodeo

Chuck Bari, l'organizzatore del rodeo

  • RSI/Emiliano Bos

Passione che coinvolge anche i giovanissimi. Allison, 17 anni, cavalca da quando ne ha 5. È tanto modesta quanto impeccabile in sella. Si è portata qui tre cavalli: Honey, Baby e Moon. Nomi non originalissimi, ma il suo papà Brian conferma che sono rapidi e scaltri.

Davanti al microfono gongola. Non per il legittimo orgoglio della giovane figlia cavallerizza. Ma perché così può spiegarci che "il mondo dei cow boy è molto patriottico, molto tipico degli "USA".

03:01

RG 08.00 del 12.10.20: la diretta di Emiliano Bos

RSI Info 12.10.2020, 10:39

  • RSI/Emiliano Bos

La sua teoria è semplice: chi viene al rodeo è repubblicano o quasi. Sennò se ne stia a casa sua. Però, aggiunge, chi vive in questo modo, o in questo mondo – deregulation, meno Stato possibile più ovviamente Dio-Patria-Famiglia di cui sopra – tendono a essere conservatori. "È quasi più una scelta di vita, che "mette sempre al primo posto la bandiera, sempre la fedeltà al paese e sempre l'inno nazionale ai nostri rodei".

Dio-Patria-Famiglia-e-nessuna-mascherina. La indossano in pochi in questo festival dello sperone, dove già di primo mattino dopo l'immancabile preghiera collettiva aleggia un olezzo insistente di patatine fritte.

Tra nitriti ripetuti, quadrupedi con la criniera meticolosamente annodata, ragazzine proiettate verso i loro tre bidoni, via-vai di stalloni e pezzati, s'intravvede persino un po' di vezzo. Voglia forse legittima di mettersi un po' in mostra dopo la clausura del COVID, che qui al confine col Texas è mal sopportata.

Una disciplina che appassiona anche le donne e i bambini

Una disciplina che appassiona anche le donne e i bambini

  • RSI/Emiliano Bos

Una signora attempata indossa una camicia turchese identica alle galosce del suo animale. Un bel quadretto, nell'insieme. Il clima è disteso in questo centro fieristico trasformato in Arca di Noé, a parte il fatto che gli animali son tutti identici. Il loro passo dinoccolato o un trotto appena accennato per dirigersi verso la competizione sembrano regalare qualche ora di serenità a chi vi partecipa, in un andirivieni ininterrotto di animali.

"Forse è solo il bisogno di normalità", dice Candace, sulla sessantina.

In quest'America in cerca d'identità e squassata dalle crisi –coronavirus, economia a pezzi e sfiducia verso le istituzioni – si torna a celebrare la tradizione, sospesa tra passato e futuro. Comprese le elezioni del 3 novembre. Ma stavolta qui a Texarkana si sfidano solo gli animali e chi sta sulla loro schiena. Non vediamo sventolare nemmeno una bandiera del presidente uscente.

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