Il mercato dell’auto europeo è calato dello 0,4% su scala annuale ad aprile, ottavo mese consecutivo di diminuzione, piombato dai cattivi risultati di Germania e Regno Unito. Lo ha reso noto nei giorni scorsi l’Associazione dei costruttori europei di auto (ACEA). In totale sono stati immatricolati 1,304 milioni di vetture sulle strade europee, ovvero 5'000 in meno rispetto allo stesso periodo 2018.
La domanda è stata sostenuta dai mercati dell’Europa centrale, in rialzo globalmente del 4,6%, mentre tra i mercati maggiori la Spagna (+2,6%) e l’Italia (+1,5%) sono quelli che hanno “tenuto” meglio. Tra gennaio e aprile l’andamento al ribasso delle vendite in Europa è pari a -2,6%, con 5,3 milioni di automobili nuove vendute.
Il Gruppo Volkswagen continua a svolgere un ruolo leader, fornendo un’auto ogni quattro nell’UE, dominando il mercato del Vecchio continente. Ha però visto calare le sue immatricolazioni del 3,7% in aprile e del 3% nel primo quadrimestre 2019, con il marchio VW che in aprile ha perso il 7,2% e Audi che cede il 5,4%, mentre migliorano Seat (+2,9%) e Skoda (+14%).
PSA (Peugeot, Citroën, DS, Opel, Vauxhall) ha registrato un aumento dell’1,5% delle sue immatricolazioni nell'UE in aprile, mentre Renault (con Dacia, Alpine, Lada) progredisce dell’1,8%, mentre si rafforzano le voci di una sua fusione con FCA (Fiat Chrysler Automobiles), che non interrompe il suo momento negativo. Rispetto ad aprile 2018, le immatricolazioni sono state il 3% in meno e il calo è più consistente sui primi quattro mesi dell'anno, con le vendite ferme a 348’672 vetture (-8,8%), nonostante i buoni risultati di Fiat Panda e Lancia Ypsilon e del marchio Jeep.