Un rincaro dei prezzi al consumo nettamente più alto di quello ufficiale. A rivelarlo è Comparis, secondo cui l’aumento medio annuo nel 2022 è stato del 3,5% decisamente superiore al 2,8% calcolato dall’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC).
"Il rincaro grava sulle tasche della popolazione nella vita quotidiana. Ad esempio, i prezzi dei beni di uso quotidiano e della mobilità sono aumentati rispetto alla media", afferma Michael Kuhn, esperto in finanze per la piattaforma svizzera dei confronti.
Basato sui beni consumati regolarmente
L’indice dei prezzi al consumo di Comparis, pubblicato in collaborazione con il Centro di ricerca congiunturale (KOF) del Politecnico federale di Zurigo (ETH), misura l’inflazione percepita dai consumatori. Per il calcolo viene considerato esclusivamente l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente dalla popolazione, come generi alimentari, medicamenti o vestiti, rimuovendo i fattori di contenimento dell’inflazione come gli affitti o altri beni durevoli.
La differenza tra l’indice dei prezzi al consumo di Comparis e l’IPC è stata particolarmente marcata nella prima metà dell’anno, dopodiché i due indici si sono leggermente allineati. "Dopo un forte incremento dei prezzi dei beni di uso quotidiano come il carburante e l’energia per il riscaldamento, negli ultimi mesi del 2022 sono aumentati anche i beni duraturi come le abitazioni", spiega ancora esperto.
Le coppie over 65 senza figli le più colpite
Negli ultimi dodici mesi, il rincaro ha colpito soprattutto le coppie over 65 senza figli. «Se è vero che hanno più soldi a disposizione per vivere in appartamenti più grandi e viaggiare, la situazione è ben diversa per i genitori single. Sentono meno il rincaro perché in ogni caso non possono permettersi molti dei beni e servizi colpiti dall’aumento dei prezzi o possono permetterseli solo in misura limitata», spiega Kuhn. In percentuale, considerando la tipologia di economia domestica, sono quelle monoparentali a percepire meno il rincaro.
L’inflazione nella Svizzera italiana resta la più alta
Analizzando i dati per regione linguistica, emerge che la Svizzera tedesca, romancia e francese hanno registrato il rincaro più elevato su base annua, con un aumento del 2,9%. A dicembre, il livello dei prezzi è sceso dello 0,1%.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, la Svizzera italiana ha registrato il rincaro più basso, con un aumento del 2,8%. Rispetto al mese precedente, in dicembre il costo della vita è diminuito dello 0,1%. Tuttavia, con 104,97 punti l’inflazione percepita nella Svizzera italiana rimane superiore a quella della Svizzera tedesca e francese.
Inflazione nell'eurozona in calo
SEIDISERA 18.01.2023, 20:03
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