Le maggiori case automobilistiche germaniche hanno fatto cartello per limitare i progressi tecnologici nei loro veicoli e la concorrenza.
E' l'accusa mossa negli Stati Uniti a BMW, Daimler e Volkswagen (inclusi i suoi marchi Audi e Porsche). A presentarla al tribunale di San Francisco i proprietari statunitensi di auto tedesche, che puntano a ottenere lo stato di class action.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, i consumatori - alla luce delle rivelazioni dello Spiegel che ha svelato documenti consegnati da VW alle autorità sulla concorrenza - accusano i costruttori di aver condiviso informazioni sulle tecnologie montate sui loro veicoli dal 1996 al 2015 in violazione della legge antitrust.
Diem/ATS