Volkswagen, Audi, Porsche, BMW e Daimler fin dagli anni Novanta avrebbero formato un cartello. A sostenerlo è il settimanale tedesco Der Spiegel. Sostiene che i gruppi di lavoro segreti formati dai quattro grandi costruttori del paese, si sarebbero, in particolare, concentrati sulla riduzione delle emissioni nocive delle auto diesel.
L’informazione emerge da un documento che VW ha trasmesso di recente alle autorità. Si tratterebbe di una sorta di autodenuncia in cui la casa di Wolfsburg evoca il sospetto che i colloqui siano sfociati “in comportamenti che violano la legge sulla concorrenza”. Nessuno dei gruppi coinvolti ha voluto prendere posizione.
Intanto Audi, come fatto alcuni giorni fa da Mercedes, ha deciso di giocare d'anticipo e offre ai propri clienti in Europa e altri mercati un programma di aggiornamento per le auto diesel Euro 5 e 6: l'operazione interesserà 850'000 veicoli con propulsori a sei e otto cilindri (V6/V8 TDI), cui verrà fornito un nuovo software.
Diem/ATS/AFP