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Dazi, Svizzera e Cina caldeggiano la via del “dialogo”

Lo ha dichiarato da Pechino il ministro degli esteri Ignazio Cassis, dopo l’incontro avuto con il suo omologo cinese Wang Yi

  • 2 ore fa
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Wang Yi ed Ignazio Cassis si stringono la mano

  • KEYSTONE/Alessandro della Valle
Di: ats/joe.p. 

Svizzera e Cina vogliono “risolvere il problema” dei dazi doganali americani attraverso il “dialogo”. Lo ha dichiarato giovedì da Pechino il ministro degli esteri Ignazio Cassis, dopo l’incontro avuto con il suo omologo cinese Wang Yi.

Gli Stati Uniti, l’Unione europea e la Cina sono i tre partner più importanti della Svizzera, ha ricordato il consigliere federale nel corso di una conferenza stampa. “Non possiamo lasciarne da parte uno”, ha aggiunto il ticinese.

Alla domanda se sia stato discusso con la Cina un canale alternativo per evitare le tariffe doganali statunitensi, Cassis ha risposto che non è mai stato un argomento di discussione.

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Trump vuole rivedere i dazi

Telegiornale 23.04.2025, 20:00

Il viaggio del titolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) nel Regno di Mezzo si tiene mentre sono giunti a Washington, per la riunione del Fondo monetario internazionale (FMI) e della Banca mondiale, la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e il ministro dell’economia Guy Parmelin.

Il loro obiettivo, come quello di molti partecipanti, è fare pressione sull’amministrazione del presidente Donald Trump per ottenere migliori condizioni sui dazi. In agenda è previsto anche un faccia a faccia con il segretario del Tesoro Scott Bessent. “Siamo in contatto”, si è limitato a dire Cassis in merito alla trasferta dei due colleghi.

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