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Putin e l’arresto bloccato, l’Italia ignora l’ordine dell’Aia

Per i funerali del Papa, il leader russo evita la vicina Penisola, dove è pendente un ordine della Corte Penale Internazionale. Il ministro Nordio però non ha mai attivato la procedura per renderlo esecutivo

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Radiogiornale delle 12.30 del 24.04.2025 - Nordio e il mandato della Corte, il servizio di Alessandro Braga

RSI Info 24.04.2025, 12:14

  • Keystone
Di: Radiogiornale/Alessandro Braga/LP 

Vladimir Putin sabato non sarà presente ai funerali del defunto pontefice. Tra i motivi, anche il timore di un arresto in Italia, dove pende su di lui un mandato della Corte Penale Internazionale, emesso il 17 marzo 2023.

Da allora, il procedimento è fermo sul tavolo del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che non ha mai trasmesso l’atto alla Procura generale di Roma. Senza questo passaggio, l’ordine non può diventare esecutivo: anche se fermato, Putin non potrebbe essere arrestato legalmente. La stessa scelta è stata fatta per Netanyahu, anche lui oggetto di un mandato per crimini di guerra.

Per il governo italiano, i capi di Stato godrebbero di immunità finché restano in carica. Una posizione però contestata dalla Corte Penale Internazionale, che per i crimini di guerra non la ritiene applicabile. Secondo la Corte, l’Italia sarebbe obbligata a collaborare per l’arresto di Putin. In caso di mancata collaborazione e conseguente denuncia, toccherebbe al Tribunale dei ministri italiano valutare l’operato di Nordio.

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