"Per UBS ci sarà molto da fare sul fronte della ristrutturazione". Lo dice Andreas Venditti, analista della banca Vontobel, interpellato dalla RSI a seguito della pubblicazione dei risultati di Credit Suisse per il primo trimestre dell'anno. Risultati da cui emerge che la banca ha continuato a perdere clienti e denaro.
Tra gennaio e marzo il deflusso di capitali è stato pari a 61,2 miliardi di franchi. E, secondo l'esperto, proseguirà nei prossimi mesi: "Anche il secondo trimestre sarà chiaramente negativo, soprattutto per il mese di aprile. È chiaro che UBS deve forzare i tempi per ristrutturare e integrare la banca, e calmare i clienti".
Credit Suisse continua la fuga di capitali
Telegiornale 24.04.2023, 12:30
La ristrutturazione durerà anni, sempre secondo l'analista. "Soprattutto per l'integrazione della parte IT e per lo smantellamento della banca d'investimento". Anni in cui, aggiunge, Credit Suisse continuerà probabilmente a produrre perdite per UBS.
Un futuro per il ramo elvetico
Resta nell'aria l'ipotesi di mantenere in vita la sezione svizzera di Credit Suisse. Per Venditti si tratta di un'ipotesi valida: "Dalla banca svizzera sono defluiti sette miliardi di franchi, ma è stata l'unica divisione a non pubblicare delle perdite".
Quale potrebbe allora essere il futuro per il ramo elvetico? "La settimana scorsa ho lanciato un'idea per la struttura della swiss bank di Credit Suisse:integrare la parte IT Operations della banca, tenendo separata la consulenza ai clienti e mantenendo le filiali di Credit Suisse". In questo modo, dice l'analista, UBS potrebbe aumentare i volumi sulle proprie piattaforme informatiche, riducendo i costi. "Resta comunque necessaria una grande ristrutturazione" conclude Venditti.
RG 09.00 del 24.04.2023 Il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 24.04.2023, 09:06
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