Aumento delle vendite nel 2021 per Nestlé, che a causa dell'inflazione ha però sofferto in termini di redditività. Il giro d'affari è progredito (su base annua) del 3,3% a 87,1 miliardi di franchi, mentre l'utile si è attestato a 16,9 miliardi, con una progressione del 38%, su cui ha però in influito la vendita di una partecipazione nella società francese L'Oréal, che ha portato nelle casse 8,9 miliardi di euro (9,4 miliardi di franchi).
Stando ai dati diffusi oggi , giovedì, dal colosso alimentare vodese, la crescita organica dei ricavi è salita al 7,5%, dopo il 3,6% dell'anno prima. Le vendite online hanno fatto un balzo del 15%, arrivando a una quota del 14% del totale. Il risultato operativo Ebit è salito dell'1,4% a 15,1 miliardi, con il corrispondente margine al 17,4% (17,7% nel 2020). Il peggioramento di questo indicatore riflette l'aumento dei costi di produzione.
I dati soddisfano le aspettative degli analisti. Non è inoltre passato inosservato il fatto che l'incremento del fatturato abbia accelerato nell'ultimo trimestre, arrivando al 7,2%, contro il 6,5 della terza parte dell'anno.
Nel 2022 Nestlé si aspetta una progressione organica dei ricavi di circa il 5% e un margine operativo compreso fra il 17,0 e il 17,5%. A medio termine il gruppo punta sempre su un +5% delle vendite e su un miglioramento del margine. Il Consiglio d'amministrazione propone di versare un dividendo di 2,80 franchi, in aumento di 5 centesimi rispetto all'esercizio precedente. Inoltre all'inizio dell'anno è stato lanciato un nuovo programma di riacquisto di azioni che potrebbe arrivare a 20 miliardi.