"Oggi è un giorno storico per la Svizzera, per UBS. Le tempistiche per un'operazione del genere di solito sono di circa dodici mesi. Il fatto che si sia riusciti a farlo in meno di tre mesi nella finestra che avevo indicato è un ottimo risultato, possibile grazie al grande lavoro che hanno fatto i dipendenti e collaboratori in banca, ma anche tutte le autorità di sorveglianza che hanno aiutato questo processo di integrazione". Intervistato dalla RSI, il CEO Sergio Ermotti commenta così il formale completamento, lunedì, dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS.
La seconda banca svizzera scompare di fatto dopo 167 anni di storia, la sua azione è quotata per l'ultimo giorno in borso e vale appena 81 centesimi.
Le due società continuano a coesistere per il momento con le proprie filiali e clienti, ma le redini passano tutte nelle mani di UBS al termine del processo lanciato con l'annuncio del piano di salvataggio, il 19 marzo. Il passo porta chiarezza e stabilità, secondo la FINMA, che promette di vigilare con attenzione sul nuovo colosso.
Ma tecnicamente cosa succede esattamente oggi?
"Da oggi si può cominciare a lavorare in maniera più presente. Per esempio, da oggi abbiamo accesso a tutte le informazioni su Credit Suisse, cosa che non avevamo fino a ieri sera, praticamente. Perciò siamo in grado anche di cominciare il lavoro di integrazione."
Questo vuol dire che potete anche analizzare i rischi presenti nel bilancio di Credit Suisse...
"Finalmente possiamo analizzare i rischi in maniera più dettagliata. Avevamo un accesso macro a quello che erano i rischi, ma senza avere dettagli precisi e soprattutto per quel che riguarda anche i nominativi di clienti, particolarità o dettagli che avrebbero potuto essere visti come un conflitto di concorrenza".
Quali sono i prossimi passi?
"Sotto un certo punto di vista dobbiamo andare a quasi a due velocità. Per quel che riguarda tutta l'attività fuori dalla Svizzera, dovremo cercare di andare il più veloce possibile nell'integrare le due banche. In Svizzera stiamo ancora analizzando esattamente il futuro per le due unità svizzere. Ci siamo impegnati nei prossimi due mesi a dare una risposta e poi si procederà all'implementazione del piano che verrà definito."
RG 12.30 del 12.06.2023 L'intervista di Daniele Papacella a Sergio Ermotti
RSI Info 12.06.2023, 12:58