Dopo un inizio d’anno poco dinamico il commercio estero svizzero è tornato a crescere con vigore nel secondo trimestre: nel confronto con i tre mesi precedenti le esportazioni sono salite del 6,6%, raggiungendo la cifra record di 69,2 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono aumentate del 2,2% a 56,7 miliardi.
Il periodo aprile-giugno si è chiuso così con un’eccedenza di 12,4 miliardi, a fronte dei 9,4 miliardi del primo trimestre, stando a quanto emerge dai dati pubblicati giovedì dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini. Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (corrette dell’effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a +3,5% (export) e -0,8% (import).
Il settore di gran lunga più importante per l’export, la chimica-farmaceutica, segna un +11,8% (a 38,2 miliardi di franchi). Cresce leggermente l’orologeria, mentre macchine ed elettronica hanno venduto di meno. II continente più importante per il Made in Switzerland rimane l’Europa (+4,2% a 39,6 miliardi), ma il balzo maggiore si registra in Nordamerica.
Esportazioni ancora in calo
Telegiornale 18.04.2024, 12:30