General Motors “rimpicciolisce” ancora. Dopo aver venduto l’anno scorso le sue marche europee, Opel e Vauxhall, il colosso di Detroit punta a chiudere entro breve uno dei suoi impianti in Corea del Sud e sta facendo pressione sui sindacati locali affinché siano prese ulteriori misure onde poter tagliare ancora i costi.
In Corea si producono le vetture che fino a pochi anni fa erano importate anche in Europa, prima della decisione di lasciare totalmente il mercato automobilistico del vecchio Continente dopo aver lavorato a fondo per rilanciare la presenza della marca fondata dallo svizzero Louis Chevrolet.
La decisione di chiudere gli stabilimenti mostra come l'amministratrice delegata Mary Barra continui a portare avanti il suo piano di ridimensionamento della società, con il quale ha già chiuso, ridotto o venduto attività in India, Europa Occidentale, Russia e nel Sudest asiatico. General Motors diventa così ancora più dipendente dalle sue attività in Cina, il mercato dove vende più automobili.
ATS/Reuters/EnCa