Economia e Finanza

Il virus aumenta le disparità

Indagine Oxfam sulla distribuzione delle ricchezze durante la pandemia: i super ricchi hanno già recuperato le perdite, i più poveri ci metteranno oltre 10 anni

  • 25 gennaio 2021, 15:33
  • 22 novembre, 17:45
Jennifer Sunthia, 24, teaching at the Palabek Refugee Settlement in Uganda

Le lezioni di formazione per i profughi nel campo di Palabek in Uganda proseguono malgrado la pandemia

  • © Emmanuel Museruka
Di: Diem/ATS/RG 

Le fasce meno abbienti della popolazione dovranno aspettare fino al 2030 per riprendersi dalle catastrofiche conseguenze economiche delle restrizioni dovute alla pandemia. Le mille persone più facoltose al mondo invece hanno già assorbito le perdite legate al coronavirus e hanno visto la loro ricchezza aumentare di 540 miliardi di dollari. A calcolarlo è l'organizzazione non governativa Oxfam nel rapporto "Il virus della disuguaglianza", diffuso in occasione dell'apertura dell'incontro sul Forum economico di Davos che quest’anno si tiene online a causa del coronavirus. Una modalità che porterà a partecipare all’evento denominato "Agenda di Davos" in corso fino al 29 gennaio anche personalità che di solito non sono presenti nei Grigioni, come il presidente russo Vladimir Putin che arrivò in Svizzera nel 2009, quando era primo ministro.

"Potrebbe essere più letale del virus"

Dall’analisi emerge che, per la prima volta in un secolo, si potrebbe registrare un aumento della disuguaglianza economica in quasi tutti i paesi contemporaneamente. "Una distanza tanto profonda tra ricchi e poveri da rivelarsi più letale del virus stesso", afferma la direttrice di Oxfam internazionale Gabriela Bucher chiedendo un deciso intervento per evitare che ciò accada.

A risultare maggiormente colpite dalla più grave crisi occupazionale degli ultimi 90 anni e dalla povertà provocata dal Covid-19 sono le donne poiché sono impiegate nei settori professionali maggiormente colpiti dalle restrizioni e poiché godono di minori diritti e protezioni sociali. Si stima che a livello mondiale 2,7 miliardi di persone non hanno beneficiato di alcun aiuto pubblico per affrontare la crisi.

9 economisti su 10: la disuguaglianza aumenterà

Il rapporto elabora i dati aggiornati sui patrimoni e sui redditi in arrivo da molte fonti. Quest'anno ha realizzato anche un sondaggio con il coinvolgimento di 295 economisti di 79 paesi che rafforza le previsioni di un maggiore divario tra ricchi e poveri: l'87% degli intervistati si aspetta "un aumento" o "un significativo aumento" della disuguaglianza di reddito nel proprio paese. La Banca Mondiale prevede inoltre che, senza un’adeguata azione di contrasto, entro il 2030 oltre mezzo miliardo di persone vivrà in povertà, con un reddito inferiore a 5,50 dollari al giorno.

Con la ripresa dei mercati azionari - riporta Oxfam che ha lanciato la petizione #STOPDISUGUAGLIANZE - le fortune dei miliardari hanno raggiunto i massimi storici: a dicembre la loro ricchezza totale aveva raggiunto gli 11'950 miliardi di dollari, l'equivalente delle risorse stanziate da tutti i Paesi del G20 per rispondere agli effetti della pandemia.

Disuguaglianza anche di fronte alla morte

Oxfam mette poi in risalto che il Covid-19 uccide anche in modo disuguale. I brasiliani di ascendenza africana hanno il 40% di probabilità in più di morire a causa della malattia provocata dal coronavirus rispetto alla popolazione bianca. Negli Stati Uniti 22’000 cittadini afroamericani e latino-americani sarebbero ancora vivi se il loro tasso di mortalità fosse stato uguale a quello dei bianchi.

02:08

Oxfam, rapporto sulla povertà e le disuguaglianze

Telegiornale 25.01.2021, 21:00

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