Diversi Paesi hanno già acquistato o opzionato dieci miliardi di dosi dei vaccini contro il Covid-19, che nella quasi totalità andranno alle nazioni ricche o a medio reddito.
Lo afferma l'ultimo aggiornamento dell'osservatorio del Duke Global Health Innovation Center, che monitora i contratti siglati e resi pubblici, secondo cui la maggior parte delle fiale andrà in USA.
RG 07.00 del 2.12.2020 USA, i primi a essere vaccinati
RSI Info 02.12.2020, 07:41
"Nonostante gli impegni pubblici all'equità, i singoli Paesi sono incentivati a comprare più vaccini possibile, e dalla più ampia platea di candidati, per aumentare la possibilità di immunizzare la popolazione. Prima ancora che ci sia un candidato vaccino approvato per la commercializzazione i contratti già firmati coprono 7,1 miliardi di dosi, con altri 2,6 miliardi al momento oggetto di negoziato o già prenotati come espansione di accordi già esistenti".
Gli Stati Uniti secondo il monitoraggio si sono assicurati 2,6 miliardi di dosi, l'Ue 2 miliardi e l'India 1,6 miliardi, che in quest'ultimo caso però coprono poco più della metà della popolazione, mentre ad esempio i contratti stilati dagli USA corrispondono al 442% degli abitanti.
Questa situazione, commenta al sito della radio pubblica USA Npr Niko Lusiani dell'Ong Oxfam, rischia di lasciare indietro i paesi più poveri, dove probabilmente anche i soggetti ad alto rischio verranno vaccinati dopo quelli a basso rischio dei più ricchi.