La Johnson & Johnson è finita sul banco degli imputati in Oklahoma, poiché accusata di aver contribuito ad innescare una vera e propria crisi di dipendenze da oppiacei ed eroina, che negli Stati Uniti ha causato 70'000 morti nel 2017.
Quello che si è aperto martedì è il primo processo in cui uno Stato accusa apertamente una società farmaceutica di aver agito come un “boss della droga” e, pur di favorire la commercializzazione dei propri prodotti, di aver promosso "un lavaggio del cervello disonesto" e una "campagna multi-miliardaria" sugli oppiacei.
Per queste ragioni, lo Stato chiede 17,5 miliardi di dollari di multa e risarcimenti all'azienda, che dal canto suo si è dichiarata non colpevole e ha ribadito di aver agito solo per il bene dei pazienti. Il processo comporta notevoli rischi per il gruppo industriale, e si va ad aggiungere ai guai giudiziari legati alla commercializzazione di talco, sospettato di essere cancerogeno.
RG delle 8.00 del 29 maggio 2019; il servizio di Emiliano Bos
RSI Info 29.05.2019, 08:00
Contenuto audio
J&J processo per la crisi da oppiacei
Telegiornale 29.05.2019, 14:30