La Banca nazionale svizzera ha annunciato un intervento sui mercati delle divise per compensare il rafforzamento del franco, salito a 1,07 contro l'euro come non accadeva dal 2015, in seguito alla decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea. Contemporaneamente al rafforzamento della moneta elvetica, si constata il crollo di quella britannica: la sterlina cede una decina di punti percentuali e non valeva così poco da 31 anni.
Pure la reazione alla Brexit dei mercati finanziari non si è fatta attendere: la borsa di Londra e quella di Parigi hanno aperto le contrattazioni in flessione dell'8% (ma i principali titoli dalla City cedono un terzo del loro valore), mentre Zurigo risultava in calo di quasi il 6% e a Milano il listino è stato inizialmente sospeso, perché la maggioranza delle azioni non riusciva a fare prezzo per l'eccessiva volatilità. Tokyo, che ha chiuso praticamente con l'annuncio dei risultati britannici, è sprofondata di quasi l'8%.
La Bank of England ha assicurato che intraprenderà tutti i passi necessari per garantire la stabilità dell'economia britannica. "Siamo pronti a sloccare 250 miliardi di sterline", ha detto il governatore Mark Carney, preannunciando un periodo di "aggiustamento e incertezza". I rischi connessi all'abbandono dell'UE sono elevatissimi, constata anche l'agenzia di rating Standard & Poor's: la Gran Bretagna sarà preso confrontata con la perdita della sua tripla A.
pon/ATS/Reuters/ANSA
Dal TG 12.30
PP 12.00 del 24.06.2016 La reazione dei mercati nel servizio di Johnny Canonica
RSI Info 24.06.2016, 14:42
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RG 08.00 del 24.06.2016 Un salto nel buio? L'intervista di Lucia Mottini a Haig Simònian, ex corrispondente del Financial Times e dell'Economist a Zurigo
RSI Info 24.06.2016, 10:08
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