La FINMA ha rilevato gravi lacune nella lotta contro il riciclaggio di denaro sporco alla Julius Bär. I rimproveri riguardano il periodo fra il 2009 e l'inizio del 2018 e riguardano sospetti di corruzione in relazione al gruppo petrolifero statale Petróleos de Venezuela (PDVSA) e alla Federazione internazionale di calcio (FIFA).
Le conclusioni dell'Autorità federale di vigilanza dei mercati si basano sui risultati di una procedura di enforcement contro l'istituto di Zurigo, secondo un comunicato stampa.
La banca è invitata ad adottare misure efficaci per garantire il rispetto degli obblighi legali in materia di riciclaggio di denaro e ad attuare pienamente le iniziative già intraprese.
Julius Bär dovrà inoltre rivedere la sua politica in materia di assunzione e gestione dei consulenti clienti, nonché le linee guida sulla remunerazione e le sanzioni. In attesa del ripristino dell'"ordine legale", a Julius Bär è infine vietato effettuare importanti acquisizioni commerciali.
Su questo fronte, lo scorso mese di dicembre, era stata smentita la voce che da tempo circolava sulla piazza finanziaria ticinese riguardante una presunta acquisizione di EFG International da parte di Julius Bär.
Un fiduciario indipendente sarà nominato da FINMA per monitorare l'attuazione delle misure richieste.