Non c'è tregua per la Spagna: dopo aver superato ieri il test di un'asta di titoli di Stato con un risultato positivo, Madrid a mercati chiusi ha ricevuto una coltellata dall’agenzia Fitch, con il declassamento del rating di ben 3 gradini, sulla soglia del livello “spazzatura”.
Costi fra i 50 e i 100 miliardi di euro
L'agenzia di rating americana ha in effetti portato il suo giudizio sulla solvibilità della Spagna a BBB, 2 gradini sopra il livello junk, tagliandolo dal precedente A. Fitch si aspetta che l'economia spagnola rimanga in recessione per tutto il 2012 e anche l'anno prossimo. Se nello scenario di base l'agenzia di rating si aspetta che ristrutturare e ricapitalizzare le banche iberiche costi fra i 50 e i 60 miliardi di euro, «in uno scenario più estremo, basato su quanto accaduto in Irlanda, l'ammontare salirebbe fra i 90 e i 100 miliardi di euro». Cifre che si avvicinano al salvataggio dell'Irlanda o del Portogallo e che Madrid non sarebbe in grado di reperire se non a costi esorbitanti sui mercati, indebitandosi ulteriormente.
Richiesta di aiuti nel fine settimana?
Una brutta sorpresa per il premier Mariano Rajoy, che dopo aver cercato in ogni modo di evitare l'aiuto esterno e il monitoraggio che ne deriva, potrebbe decidersi a chiedere formalmente il salvataggio a UE e FMI dopo essersi visto negare un prestito diretto soltanto alle sue banche. Anche il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, oggi ha evocato il salvataggio, dicendo che se chiederà aiuto la Spagna lo avrà anche se finora «non c'è stata richiesta». Questa ipotesi è stata ripresa stamane dall'agenzia Reuters citando fonti europee secondo le quali la richiesta dovrebbe venir formulata nel fine settimana dopo la prevista teleconferenza tra i ministri delle Finanze dell'Eurozona.
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