Nonostante la crisi del Covid-19, lo scorso anno i lavoratori in Svizzera, secondo i calcoli dell'Ufficio federale di statistica (UST), hanno beneficiato di una crescita della loro paga. I salari nominali (ovvero la quantità di moneta ricevuta) sono aumentati dello 0,8%, ma poiché c’è stato un rincaro negativo dello 0,7%, c’è stato un aumento dell'1,5% in termini reali (la quantità di beni e servizi che si possono acquistare).
In generale, le decisioni relative agli adeguamenti salariali per il 2020 sono state prese nel settembre del 2019, quando l'inflazione per l'anno seguente era stimata al +0,4%. La crisi sanitaria dovuta al coronavirus e il conseguente rallentamento congiunturale hanno però provocato un calo dello 0,7% del livello generale dei prezzi. Così, per la seconda volta dal 2019, il potere d'acquisto è cresciuto.
I salari nominali sono aumentati in media dello 0,5% nel settore industriale e dello 0,9% nel terziario. Da notare che nel ramo della sanità, alloggi sociosanitari e assistenza sociale, l'aumento è stato dell'1,7%.
Occupazione, l'impatto del coronavirus
Telegiornale 25.08.2020, 22:00