Novecentodue milioni di franchi è la perdita che il numero uno dell’elettricità Alpiq ha dovuto contabilizzare lo scorso anno. Il risultato negativo è da ascrivere a evenienze eccezionali. La cifra d’affari dell’azienda, in corso di ristrutturazione, è pure scesa del 14% a 8,06 miliardi.
La perdita netta registrata nel 2014 è da ricondurre a correzioni di valori e ammortamenti per oltre 1 miliardo di franchi dopo imposte. Queste fattispecie erano state annunciate già a inizio 2014 e riguardano soprattutto l’attività legata all’energia idroelettrica in Svizzera. Prima della contabilizzazione degli straordinari, l’utile netto del gruppo, la cui casa madre ha sede a Losanna, era positivo per 145 milioni, in calo comunque di quasi il 50% rispetto al 2013.
Il diminuito prezzo all’ingrosso dell’energia ha contribuito al calo dell’utile, effetto che si farà sentire anche nel corrente anno. Alpiq ha pertanto messo in campo diverse misure per rinforzare il suo bilancio, tra cui la vendita delle partecipazioni in Swissgrid e la riduzione del debito netto.
Red.MM/ATS/Swing