La Banca centrale degli Stati Uniti apre l’era Donald Trump lasciando invariato il costo del denaro. I tassi di interesse restano fermi in una forchetta fra il 4,25% e il 4,50%.
L’attività economica negli Stati Uniti “ha continuato a espandersi a un ritmo solido”, mentre negli ultimi mesi “il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso” e “le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide”, afferma la FED in un comunicato. L’inflazione “rimane leggermente elevata”.
“Nel considerare l’entità e la tempistica di ulteriori aggiustamenti”, la FED “valuterà attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive e l’equilibrio dei rischi”. Il Comitato inoltre afferma che “continuerà a ridurre le proprie disponibilità di titoli del Tesoro, di debito delle agenzie e di titoli garantiti da ipoteca delle agenzie”. L’obiettivo resta quello di “sostenere la massima occupazione e riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%”.
La BNS taglia i tassi
Telegiornale 12.12.2024, 20:00