Raiffeisen, il passato pesa sempre

La banca Raiffeisen prosegue sulla via del rinnovamento per chiudere l'era legata a Pierin Vincenz, ma il passato continua a pesare. Nel corso dell'assemblea straordinaria chiusa al pubblico tenutasi sabato a Brugg-Windisch i delegati hanno confermato "con una straordinaria maggioranza" Guy Lachappelle quale presidente del consiglio. Nello stesso entrano inoltre la ticinese Karin Valenzano Rossi, Andrej Golob, Thomas A. Müller e Beat Schwab.

I 163 delegati dei 246 istituti regionali presenti hanno inoltre approvato i prossimi passi del programma di riforma/modernizzazione della cooperativa e preso atto del nuovo sistema di remunerazione dei membri dell'organo di gestione basato sul mandato.

Scarico dei conti una volta girata la pagina Vincenz

Non c'è invece stata discussione sui conti 2017. Il consiglio d'amministrazione chiederà lo scarico solo quando si saranno concluse le verifiche in corso e sarà stata valutata la necessità di avanzare eventuali pretese. In tal senso sono state presentate le risultanze intermedie dell'indagine indipendente avviata sull'operato della banca dal 2005 e per verificare eventuali irregolarità nel centinaio di acquisti di partecipazioni, effettuati quando direttore generale era il grigionese indagato dal ministero pubblico zurighese. La banca intanto, si è appreso, ha trasmesso alla procura altra documentazione su operazioni che potrebbero configurare l'amministrazione infedele.

L'inchiesta indipendente conferma le conclusioni della FINMA

Stando a quanto comunicato dalla stessa banca, le conclusioni della FINMA hanno trovato piena conferma negli accertamenti affidati a Bruno Gehrig che entro breve consegnerà il suo rapporto finale. "Con l'acquisizione di diverse partecipazioni, nel corso degli anni Raiffeisen Svizzera è cresciuta diventando un gruppo senza realizzare i rispettivi meccanismi di gestione e di controllo", si legge nel comunicato sull'assemblea tenutasi nel canton Argovia nel giorno dell'annuncio dell'uscita di scena anticipata dell'ex direttore generale Patrik Gisel.