Zurigo si trova fra le città a rischio bolla immobiliare e tra la metà del 2020 e la metà del 2021 la situazione è ulteriormente peggiorata. Lo indica un'analisi di UBS. Il mercato si è surriscaldato e i volumi offerti sono crollati a un minimo storico, affermano gli specialisti della banca in un comunicato. In particolare gli acquirenti rischiano di pagare prezzi eccessivi rispetto ad altre regioni svizzere, poiché le aspettative di un aumento dei prezzi sono profondamente radicate. Inoltre l'agglomerato sulla Limmat presenta il rapporto prezzo/locazione più elevato tra tutte le città internazionali analizzate e questo rende il mercato molto vulnerabile a eventuali picchi dei tassi di interesse.
Gli economisti della seconda banca elvetica hanno calcolato un indice, l'UBS Global Real Estate Bubble Index, che inserisce Zurigo a 1,83 punti, cioè nella zona a rischio, che va da 1,5. L'altra città elvetica analizzata, Ginevra, ha invece un punteggio di 1,18: i prezzi sono cioè sopravvalutati (fascia da 0,5 a 1,5). A livello internazionale Francoforte (punteggio di 2,16), Toronto (2,02) e Hong Kong (+1,90) mostrano i livelli di rischio più elevati.
Nella città di Calvino i prezzi hanno raggiunto un massimo storico, sorpassando il precedente picco del 2013. Poiché il mercato delle locazioni è estremamente regolamentato e gli affitti sono gonfiati dall'inflazione, la proprietà immobiliare rimane ancora interessante, sostenuta da tassi ipotecari a minimi storici.
Stando agli esperti di UBS in entrambe le località elvetiche non è comunque da prevedere a medio termine un'ampia correzione di mercato: Ginevra continua a beneficiare dalla sua relativa stabilità e dallo status internazionale, mentre Zurigo rimane estremamente interessante come luogo adatto alle aziende e sta beneficiando della solida crescita dell'occupazione.