I ministri delle finanze delle sette principali nazioni industrializzate (G7) hanno concordato l'obiettivo di una tassa minima globale del 15% per le aziende. Ciò è quanto emerge dalla dichiarazione finale della riunione di due giorni a Londra e pubblicata oggi, sabato al termine dell'incontro.
Dopo anni di negoziati, le principali nazioni industriali hanno concordato i pilastri chiave della tassa digitale globale. Il risultato è stato annunciato dal ministro delle finanze britannico Rishi Sunak su Twitter. La svolta, che il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz (SPD) ha descritto come una "rivoluzione fiscale", è una base importante per un ulteriore accordo tra i Paesi del G20.
L'obiettivo è quello di far pagare di più le società digitali come Apple e Google. Fino ad ora, le tasse societarie sono state dovute solo nella sede dell'azienda, ma non nei Paesi in cui le società generano le loro vendite. Questo ha portato molte aziende a trasferire le loro sedi in Stati con tasse societarie più basse.
Un "impegno senza precedenti che metterà fine alla corsa al ribasso nella tassazione aziendale, assicurando equità per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo", invece il commento a caldo della segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen.
ATS/ANSA/AFP/Swing