Economia e Finanza

"Tassi positivi nel 2019"

Esperti di UBS a Lugano presentano le previsioni economiche per la Svizzera. Sguardo anche a Europa e Brexit

  • 29 marzo 2017, 20:35
  • 23 novembre, 06:15
Il quartier generale britannico di UBS a Londra

Il quartier generale britannico di UBS a Londra

  • Keystone

L’inflazione sta tornando, soprattutto in Europa. Questo, in sintesi, è quanto sostenuto dagli analisti di UBS Matteo Ramenghi e Elena Guglielmin, durante un incontro con la stampa mercoledì mattina a Lugano. E con l’inflazione, dovrebbero tornare anche i tassi d’interesse positivi. La Banca Centrale statunitense, la FED, ha iniziato ad aumentare i tassi, quella europea sembra non essere più così sorda alla questione e la Banca Nazionale Svizzera potrebbe seguire a ruota.

Il tema, d’attualità, porta con sé, inevitabilmente, domande sul mercato immobiliare. Secondo gli esperti della banca elvetica, non c’è da temere nessun crollo legato ad un rialzo del tassi. I rendimenti degli investimenti negli immobili sono sempre interessanti, attorno al 3 – 3,5% e attualmente, in franchi svizzeri, non ci sono alternative che offrono un rendimento così con lo stesso basso grado di rischio.

“Il mercato immobiliare svizzero continua a garantire rendimenti interessanti e non ci sono alternative”, Elena Guglielmin, analista UBS

L’incontro è stato caratterizzato anche da un’altra questione: la Brexit. Il Regno Unito ha consegnato la lettera all’Unione Europea con la quale annuncia l’intenzione di uscire dall’Unione. Sulle aspettative ha risposto Elena Guglielmin, stando alla quale “i negoziati saranno lunghi, più dei due anni previsti”, e quindi lo scenario non muterà in modo sostanziale. “Bisogna attendere prima di effettuare delle scelte d’investimento legate alla Brexit”, ha sostenuto. (ascolta l’intervista completa in coda all’articolo).

“L’economia europea è in ripresa e dopo le elezioni francesi l’euro si apprezzerà contro dollaro e franco svizzero", Elena Guglielmin, analista UBS

Brexit, ma anche elezioni politiche. In Europa si stanno facendo largo i movimenti contrari all’euro. Non da ultimo quello francese, il Front National di Marine Le Pen. E proprio le elezioni francesi sono state giudicate da Elena Guglielmin l’elemento più incerto nel breve termine. Ma l’analista di UBS ha anche sottolineato come l’economia europea, aiutata dalla Banca centrale, si stia comportando bene. Un fattore questo che, passate le elezioni francesi, aiuterà l’Euro a rafforzarsi sia contro dollaro che contro franco svizzero.

Marzio Minoli

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