Il sasso lanciato dal Financial Times mercoledì, che ha reso noto il piano di ristrutturazione che UBS vuole mettere in campo per far fronte ai deludenti risultati del suo settore di investment banking, ha trovato conferma giovedì sera, ai microfoni dei colleghi della radio SRF.
La banca vuole riunire sotto lo stesso cappello diverse attività che attualmente sono separate e lo scopo ultimo dell'esercizio è quello di ridurre i costi, dopo che nel 4° trimestre 2018 il settore ha perso 47 milioni di dollari e in quelli seguenti si è visto un calo sensibile rispetto ad un anno prima.
Se questa operazione costerà centinaia di posti di lavoro ancora non è chiaro. UBS non ha confermato l'ipotesi, ma non l'ha nemmeno smentita.
La grande banca svizzera non è l'unica a soffrire del momento nero dell'investment banking: i 12 maggiori istituti statunitensi ed europei hanno infatti visto crollare i loro profitti dell'11% solo nei primi sei mesi del 2019.