Tre mesi di quarantena obbligatoria per gli anziani, persone vulnerabili e malati cronici. È quanto ha formalizzato oggi in Inghilterra il premier Boris Johnson, che “blocca” così circa 1,5 milioni di persone per 12 settimane, persone raggiunte nelle ultime ore da un avviso del sistema sanitario nazionale (NHS).
A tutti è stata promessa assistenza, visto che - per loro tutela - non potranno uscire neppure per la spesa. Johnson ha parlato della necessità delle restrizioni "senza precedenti" adottate, come le chiusure dei locali, per "rallentare" i contagi e "salvare migliaia di vite umane".
Il ministro per le aree urbane, Robert Jenrick, che ha affiancato Johnson nella conferenza stampa quotidiana, ha spiegato che si tratta di 1,5 milioni di persone individuate per ora solo in Inghilterra, indicando una serie di condizioni cliniche che rendono queste persone "a rischio" di morte per coronavirus.
Si tratta di "proteggerle", ha detto Jenrick, riconoscendo che la restrizione sarà "dura" per molti, ma che "dev'essere" rispettata tassativamente. Jenrick ha pure assicurato che le medicine necessarie a queste persone saranno garantite a domicilio dalle farmacie di quartiere e il cibo e le forniture essenziali dai consigli circoscrizionali locali e dai supermercati, con l'aiuto di volontari e di militari allertati ad hoc.
Il ministro ha invitato i vicini a non preoccuparsi e le comunità a manifestare "atti di gentilezza e di compassione".
Intanto sono saliti a 281, ossia 48 più di ieri, i morti registrati nel Regno Unito a causa del coronavirus, secondo i dati aggiornati a stamattina del ministero della sanità. I contagi diagnosticati sfiorano ora quota 5'700 e i test eseguiti sono cresciuti a circa 80'000.
UK, Johnson cambia passo contro il coronavirus
Telegiornale 24.03.2020, 13:30
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