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“Banda dei falsi postini” a processo

I sei imputati fermati a Pazzallo dovranno rispondere di tentata rapina aggravata

  • 21 agosto 2013, 08:30
  • 5 giugno 2023, 20:50
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Cinque napoletani e un italiano residente in Ticino compaiono da oggi, mercoledì, davanti alle Assise correzionali di Lugano perché accusati di diversi reati, in particolare di tentata rapina aggravata.

La cosiddetta “banda dei falsi postini” è stata fermata lo scorso febbraio al Palazzo Golpirolo di Pazzallo grazie all’intervento delle forze speciali della polizia, con l’accusa d’aver organizzato, prima di finire in manette, un assalto al centro logistico della Posta tra Pazzallo e Pambio Noranco. Le forze dell’ordine ticinesi si erano mosse su segnalazione delle autorità italiane.

I cinque campani tra i 29 e i 42 anni, e il 39enne gestore del postribolo, presunto basista dell’operazione, fino a quel momento impiegato al centro dell’ex regia federale, hanno sempre sostenuto di aver previsto un furto ai danni della posta, ma hanno sempre respinto gli “atti preparatori” di una rapina. Uno dei piani pare prevedesse un'incursione notturna, disattivando gli allarmi, e il travestimento da postini, sfruttando le divise a disposizione del basista. Nelle perquisizioni effettuate dagli inquirenti nell’appartamento di quest’ultimo sono state trovate armi improprie, ma nessuna arma da fuoco.

L’accusa è sostenuta dal pubblico ministero Moreno Capella. Presiede la Corte il giudice Claudio Zali.

Paolo Beretta

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