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“Cina e Stati Uniti siano partner, non rivali”

Lo ha affermato il presidente Xi Jinping dopo l’incontro a Pechino con il segretario di Stato di Washington, Antony Blinken

  • 26 aprile, 12:32
  • 26 aprile, 14:13
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L'incontro

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Di: AFP/pon 

“Il mondo è sufficientemente grande perché Cina e Stati Uniti possano entrambi svilupparsi e prosperare”, i due Paesi devono quindi “essere partner e non rivali”, secondo Xi Jinping.

Il presidente cinese ha ricevuto questo venerdì a Pechino il segretario di Stato Antony Blinken, giunto al secondo viaggio in Cina nel giro di meno di un anno.

Xi ha dichiarato che dalla fine del 2023 “sono stati realizzati progressi”. Il tentativo di riavvicinamento in atto, tuttavia, non cancella “i numerosi problemi che devono ancora essere risolti”. Secondo Xi, “sforzi supplementari sono ancora possibili”. Se Washington “saprà adottare una visione positiva dello sviluppo cinese (...) i rapporti bilaterali potranno davvero stabilizzarsi, migliorare e avanzare”. In precedenza, però, in un faccia a faccia durato cinque ore e mezza il ministro degli esteri Wang Yi aveva avvertito Blinken che al contrario, se le pressioni di Washington su Pechino dovessero proseguire, questo “potrebbe causare un deterioramento nei rapporti”.

Prima dell’incontro, Blinken aveva evocato i dossier spinosi sui quali le due maggiori potenze economiche mondiali hanno divergenze: dal conflitto russo-ucraino, a Taiwan, passando per il Mar cinese meridionale e il commercio (dal surplus di esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti alle restrizioni imposte dagli Stati Uniti all’export tecnologico verso la Cina). A questi, di recente, si è aggiunta la questione di TikTok, l’app che gli Stati Uniti accusano di raccogliere i dati di centinaia di milioni di utenti e che minacciano di mettere al bando se l’azienda proprietaria, la cinese Bytedance, non accetterà di cederla.

In particolare, nella conferenza stampa dopo il vertice Blinken è tornato sulle forniture cinesi alla Russia, con cui i legami si sono rafforzati dall’inizio della guerra in Ucraina. Non si tratta di armi, ma di componenti e materiali che comunque possono alimentare lo sforzo bellico russo, dalle macchine all’elettronica fino alla nitrocellulosa. Interrogato sul fatto che Washington possa decidere di sanzionare Pechino, Blinken non ha tuttavia risposto.

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Notiziario 26.04.2024, 11:00

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Telegiornale 26.04.2024, 12:30

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