Il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari ha dichiarato sabato in una conferenza stampa che Hamas sferra i propri attacchi dagli edifici della Striscia di Gaza e che “dall’inizio dei combattimenti, 550 lanci falliti da parte di Hamas e della Jihad islamica palestinese sono caduti all’interno di Gaza e hanno ucciso civili”, si legge sul sito internet del quotidiano israeliano Hareetz.
Hagari ha aggiunto che l’esercito sta aumentando i bombardamenti sulla Striscia in preparazione della prossima fase della guerra. “Continueremo ad attaccare l’area di Gaza City con maggior vigore e aumenteremo gli attacchi”, ha spiegato. Ha inoltre affermato che “ogni edificio che colpiamo a Gaza è un edificio da cui opera Hamas”, aggiungendo che il gruppo “lo fa di proposito in modo da distruggere gli edifici”.
Gran parte di Gaza è ridotta a un cumulo di macerie
Secondo Hagari, l’esercito ha ricevuto 2’000 domande di arruolamento da parte di israeliani ebrei ultraortodossi. “Stiamo facendo dei piani per questo e lunedì inizieremo il reclutamento in modo che possano partecipare allo sforzo bellico”, ha detto (gli ebrei ultraortodossi impegnati a tempo pieno nello studio dei testi religiosi sono esentati dal servizio militare, ndr.).
Sono circa 1’400 gli israeliani rimasti uccisi nel massiccio attacco sferrato da Hamas nello Stato ebraico lo scorso 7 ottobre e nei giorni successivi; dopo l’attacco, Israele ha risposto con massicci bombardamenti sulla Striscia di Gaza, dove si contano già oltre 4’300 morti.
La situazione umanitaria a Gaza è ormai “catastrofica”, hanno nel frattempo avvertito cinque agenzie delle Nazioni Unite, affermando che gli ospedali sono “sovraccarichi” di feriti e che i bambini “muoiono a un ritmo allarmante”.
“La situazione umanitaria a Gaza era disperata prima delle recenti ostilità. Ora è catastrofica”, hanno dichiarato in un comunicato le cinque agenzie, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il Programma alimentare mondiale (PAM) e l’UNICEF.
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