“La Grecia non ha pagato”

La Grecia non ha pagato altri 456 milioni di euro che avrebbe dovuto versare entro lunedì all'FMI. I suoi arretrati col Fondo ammontano così ora in totale a circa 2 miliardi di euro. Lo scorso 30 giugno non erano infatti stati rimborsati 1,6 miliardi, che Atene doveva all'istituzione internazionale. Lo ha reso noto nel corso della notte tra lunedì e martedì il portavoce del Fondo monetario internazionale, Gerry Rice.

Quest'ultimo ha inoltre ribadito che la richiesta di Atene di una estensione dei termini di pagamento dei suoi obblighi nei confronti dell'FMI sarà valutata nelle prossime settimane dal board dell'organizzazione di Washington.

Intanto continua, ricordiamo, una settimana ricca di impegni per la Grecia. Mercoledì l'Eurogruppo valuterà se il paese ha fatto quanto richiesto in relazione con l’accordo concluso lunedì. Giovedì la BCE deciderà se aumentare la liquidità delle banche greche, vicine al collasso. Poi, entro la fine di questa settimana, voteranno sul piano di salvataggio alcuni Parlamenti di paesi UE, quello tedesco in primis.

Le sfide di Tsipras

Intanto rientrato ad Atene, il premier greco Alexis Tsipras deve far fronte a diverse critiche e spaccature all’interno del suo partito. Per approvare in parlamento tutte le riforme annunciate, Tsipras avrà bisogno di qualche stampella da parte dei partiti d'opposizione: Pasok, Nuova democrazia, To Potami. Alessandro Chiara, inviato RSI ad Atene, ha raccolto l'opinione proprio di un parlamentare di To Potami: Harry Theoharis, portavoce del partito in Parlamento.

ATS/SP

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