In una dichiarazione rilasciata venerdì l’esercito israeliano afferma che “la maggior parte degli ostaggi” rapiti da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre sono vivi. “Dei circa 200 ostaggi attualmente nella Striscia di Gaza, più di venti sono minorenni e tra i dieci e i venti hanno più di 60 anni. La maggior parte degli ostaggi è viva”, ha dichiarato il portavoce, che non ha fornito ulteriori dettagli su questo punto.
Secondo la stessa fonte, anche i cadaveri di cittadini israeliani sono stati portati nella Striscia di Gaza dagli islamisti palestinesi durante il loro sanguinoso attacco lanciato all’alba del 7 ottobre sul suolo di Israele, al confine con la Striscia di Gaza.
Inoltre, tra i 100 e i 200 israeliani sono ora considerati “dispersi” dall’attacco, rispetto ai 3’000 contati il primo giorno di guerra. “Questo numero è diminuito notevolmente”, poiché l’esercito ha confermato la loro posizione. “Al momento, l’esercito israeliano sta ancora conducendo operazioni per trovare e localizzare i corpi vicino alla Striscia di Gaza”, ha aggiunto il portavoce.
Più di 1’400 persone sono state uccise in territorio israeliano dai combattenti di Hamas dal 7 ottobre, la maggior parte dei quali civili colpiti da armi da fuoco, bruciati vivi o mutilati nel primo giorno di attacco da parte dei combattenti del movimento islamista palestinese da Gaza, secondo le autorità israeliane.
Secondo l’esercito israeliano circa 1’500 combattenti di Hamas sono stati uccisi nella controffensiva che ha permesso a Israele di riprendere il controllo delle aree attaccate. Nella Striscia di Gaza più di 3’700 palestinesi, per lo più civili, sono stati uccisi negli incessanti bombardamenti effettuati dall’esercito israeliano per rappresaglia, secondo il Ministero della Sanità di Hamas a Gaza.
Israele si prepara alla seconda fase
SEIDISERA 19.10.2023, 18:32
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